Nell’ultima circolare inviata dal Viminale ai vari prefetti circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 applicabili su tutto il territorio nazionale c’è una specifica sull’attività sportiva che va oltre l’ordinanza regionale emessa da Zingaretti nella giornata di ieri.
Come si evince dal protocollo del Gabinetto del Ministero dell’Interno oltre alla possibilità di “allenamento a porte chiuse degli atleti professionisti e non professionisti di discipline individuali d’interesse nazionale riconosciute dal CONI e dalle rispettive federazioni in vista delle partecipazioni ai giochi olimpici o a manifestazione d’interesse nazionale e internazionale nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e del divieto di assembramento” si aggiunge questo paragrafo fondamentale che apre le porte alla possibilità di allenarsi a tutti i dilettanti:
“Sulla base di una lettura sistematica delle varie disposizioni, suffragata da un orientamento condiviso in sede interministeriale, si ritiene sia comunque consentita, anche agli atleti professionisti e non, di discipline non individuali, come ad ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni fora di assembramento.
Ovvio che questa è solo un’apertura per permettere alle squadre professionistiche di poter utilizzare i centri sportivi super attrezzati e che consentono il distanziamento sociale ma la direttiva lo permette anche a tutte le squadre dilettantistiche nella possibilità di organizzarsi. Motivo per il quale nei prossimi giorni qualche società di serie D potrebbe sanificare il proprio centro sportivo e riprendere l’attività in attesa del Consiglio Federale dell’8 maggio dove probabilmente verrà presa una definitiva decisione sul destino dei campionati dilettantistici.