La serie D e tutto il resto dei Dilettanti dovranno il Consiglio Federale del 20 maggio ed il Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti del 23 per conoscere probabilmente il proprio destino. La Figc ha prolungato la chiusura dei campionati al 14 giugno.
Nel frattempo cresce il malcontento negli addetti al lavori, della serie D in particolare.
Tre mesi senza rimborso: il 90 per cento delle società laziali di serie D, con la scusa del Coronavirus e della crisi economica, hanno lasciato a piedi un esercito di addetti ai lavori. Da giocatori a direttori sportivi, passando per fisioterapisti, magazzinieri, segretari ed addetti stampa: quel plotone di persone che aveva stretto accordi economici per le nove-dieci mensilità della stagione 2019-2020 è rimasto con un pugno di mosche in mano.
Colpa di un sistema che, dietro qualsiasi impedimento, consente alle società di rendere nulli quelli che non sono dei veri e propri contratti ma solamente accordi economici.
I ‘presidenti pirati’, così li ha definiti giustamente l’editoriale dei colleghi di Notiziariocalcio.com, si sono risparmiati un bel gruzzoletto quando ormai a marzo il budget per completare la stagione dovrebbe essere già nelle casse dei club.
Non c’è cassa integrazione, non c’è contratto (ad esclusione degli allenatori) e soprattutto non c’è rispetto degli uomini e delle famiglie che consentono a tali soggetti di avere il proprio giochetto settimanale. Ma gioco non è, almeno per chi sei giorni su sette lavora, suda ed impegna il proprio tempo con professionalità.
Ora però gli addetti ai lavori di serie D non debbono abbassare la guardia. Bisogna reagire, essere forti e compatti anche senza l'aiuto delle associazioni di categoria. Quando i presidenti chiameranno non fatevi abbindolare dal pianto greco della crisi. Perchè hanno risparmiato una fetta di stagione e perchè riceveranno molti incentivi per le iscrizioni. Non accontentatevi del ribasso che proporranno, anzi chiedete con gli interessi tutto quello che vi hanno tolto o avete perso in questa stagione. Perché loro, i presidenti pirati, sono complici di questo sistema malato che è oggi il calcio di serie D.