L'emergenza da Coronavirus oltre ad investire la salute e l'attività lavorativa travolge anche tutte le attività culturali, religiose e di piazza che erano in programma nel periodo di primavera-estate. Dopo l'annullamento da parte della Chiesa di tutti i matrimoni, comunioni e cresime previste per il mese di maggio ecco che l'obbligo di protocolli di sicurezza anche per i successivi mesi dopo la quarantena forzata impone ai sindaci di annullare gli avvenimenti pubblici prossimi.
Ed allora il sindaco di Viterbo Giovanni Arena ha già fatto sapere in uno dei suoi interventi che si va verso l'annullamento di Caffeina e di Viterbo in Fiore. Ancora più problematico invece quello di Santa Rosa sia per il numero di persone che coinvolge sia perchè non c'è la distanza di sicurezza tra i facchini. Ma la data del 3 settembre lascia al primo cittadino di Viterbo ancora qualche margine di speranza.
Seguiranno anche gli annullamenti di altre manifestazione dove sono previsti grossi assembramenti. Ci viene in mentre la fiera di Tarquinia ma anche tutte le sagre che sono fonte di sostegno di associazioni sportive, culturali, religiose e pro loco dei vari paesi della provincia viterbese.