Domenica la sfida tra le due viterbesi di serie D. Terzo atto stagionale dopo il match di Coppa Italia, vinto a fine agosto dal Monterosi al quale ha fatto seguito un mese dopo lo 0-0 di campionato in casa della Flaminia.
La capolista del girone dovrà piegare le resistente dei cugini civitonici per conservare la vetta della classifica e respingere gli attacchi del Grosseto.
Spettatore interessato è il doppio ex Vittorio Giovanale. Il direttore sportivo nepesino ha lavorato e fatto la storia di entrambe le società. Con lui ci avviciniamo a questo bellissimo derby.
Giovanale, cominciamo dai ricordi. Quello più recente è relativo al Monterosi.
“Il mio primo anno di Monterosi fu davvero fantastico con la promozione in Eccellenza con Cialli presidente e Frasca allenatore. Poi ci siamo ritrovati al primo anno della presidenza Capponi. E’ stata un’annata poco fortunata ma si rivelò una bella esperienza che è servita ad entrambe. Tra me ed il presidente ci fu un bel rapporto, felice di aver conosciuto anche tutto lo staff”.
Nonostante le difficoltà sportive si poteva già capire le reali potenzialità del presidente Capponi?
“Racconto un aneddoto quando Capponi fece una conferenza prima del campionato nella quale disse che avrebbe fatto diventare il Monterosi una ‘piccola Chievo’. Chi non lo conosceva lo prese per matto. Oggi come oggi bisogna dare atto che Luciano Capponi non ha limiti e non ha traguardi. Spero che questa sia l’annata giusta perché l’organico del Monterosi non ce l’ha nessuno”.
Esperienza più remota quella con la Flaminia sia in Eccellenza che in serie D sotto la presidenza Ciappici.
“A Civita sono stato tre anni, il primo dei quali in Eccellenza quando il Civita Castellana era allenata da Mario Lenzini. Dopo l’esperienza con la Pro Calcio Sabina del presidente Nesta tornai in serie D. In estate arrivarono al Madami giocatori come Luciani, Panini, Capodaglio, allora giovanissimi, e poi leggermente più tardi D’Antoni. Quella squadra non ottenne subito risultati, Pierangeli andò via e l’arrivo di Puccica mi costrinse ad uscire di scena”.
Oggi alcuni di quei giocatori saranno protagonisti del Monterosi-Flaminia di domenica prossima. Che derby sarà?
“I derby sono sempre da tripla ma a bocce ferme l’organico del Monterosi, rafforzato dagli arrivi di Pippi e Capodaglio, è nettamente superiore. La Flaminia, vittima degli infortuni di Nohman, Ingretolli e Boldrini, si è un po’ indebolita. Però giocherà questa partita con più tranquillità e con meno pressione di un Monterosi costretta a vincere a tutti i costi dopo una sconfitta beffarda come quella di domenica”.
D’Antoni contro Punzi. Chi rappresenta maggiormente un valore aggiunto?
“Lo sono tutti e due in maniera diversa. D’Antoni riesce a gestire un organico fortissimo che potrebbe mandare in difficoltà chiunque, Punzi invece sta facendo un buon campionato nonostante tutti gli infortuni subiti dalla sua rosa”.
Passiamo ai due direttore sportivi che lei conosce bene…
“Si perché sono stati entrambi miei giocatori. Gigi Coni alla Fortitudo Nepi col quale abbiamo vinto una coppa italia ed un campionato di Eccellenza. Emiliano Donninelli venne al primo anno di Eccellenza del Monterosi nell’era Cialli. Gigi ha avuto qualche esperienza in più mentre Emiliano è l’emergente della situazione che sta bruciando le tappe e compiendo un bel percorso, dapprima a Soriano con Torroni e poi a Monterosi con Capponi”.
Passiamo agli obiettivi di Monterosi e Flaminia per questo finale di campionato. Cosa si augura Giovanale?
“La vittoria finale del Monterosi ed un play off per il Civita Castellana sarebbe il massimo. Due società che rappresentano anche il nuovo avanza anche a livello organizzativo. Per vincere un campionato bisogna avere già la mentalità di un club di serie C. Ed il Monterosi, eccezion fatta per l’impianto sportivo, è già pronta”.
Chiudiamo con un pronostico.
“Dico ‘1’ solo per il discorso di voler vedere il Monterosi in serie C. L’amore per le due squadre è uguale, ne faccio solo una questione di classifica”.