Lo Sporting Bagnoregio non ci sta e si difende. La nuova società bagnorese ha subito ieri pomeriggio una vera e propria stangata dal giudice sportivo provinciale: partita contro il Proceno persa a tavolino, squalifica del campo per una giornata, multa salata e ben sei giocatori squalificati per più giornate oltre a tecnico e dirigente.
Per il presidente Claudio Cavalloro e tutta la dirigenza i fatti accaduti e pubblicati dalla sentenza del Giudice Sportivo sono totalmente fuori dalla realtà. Più che la punizione infatti è il racconto del Giudice a mandare su tutte le furie lo Sporting Bagnoregio che dmanifesta la propria estraneità a quanto pubblicato dalla Federazione ed annuncia azioni legali nei confronti del direttore di gara attraverso il numero uno Claudio Cavalloro:
“Non è accaduto assolutamente nulla. Al 30’ st c’è stata una piccola zuffa tra due giocatori, l’arbitro ha buttato fuori queste due persone e la partita è terminata regolarmente. C’è stata un po’ di agitazione da parte del pubblico esternamente ma come succede in molti campi della categoria. Nessuno è entrato come c’è scritto sul referto. Ora faremo ricorso e denunceremo l’arbitro per calunnia. Quando ho visto questa sentenza io, dirigenti, giocatori e gli abitanti di Bagnoregio abbiamo pensato che si trattasse di un pesce d’aprile. Sono assolutamente sconcertato da quello che è accaduto. Questo referto arbitrale ha offeso la correttezza e l’onestà non solo di una società ma anche di tutto il paese. L’arbitro è arrivato appena cinque minuti prima del fischio d’inizio previsto per le ore 15 e la partita è iniziata con 17 minuti di ritardo per colpa sua. Sabato pomeriggio dovremo andare a giocare contro il Real Montefiascone senza tutti i nostri migliori giocatori: sembra proprio una scelta mirata. Dice di non essere riuscito a chiamare le forze dell’ordine. Perché quando è entrato negli spogliatoi non ha chiamato i Carabinieri ma si è fatto la doccia ed è tranquillamente uscito dall’impianto senza che nessuno lo fermasse? La cosa ci sembra molto strana. Siamo una società giovane composta da tutti ragazzi del posto. Mister Pernazza da dicembre ha fatto un buonissimo lavoro. La squadra stava ottenendo i risultati di questo lavoro. Non capisco perché tutta questa cattiveria nei nostri confronti. Non capisco come si possa rovinare la stagione e la serenità di una giovane società come la nostra. Se verrà confermata la sentenza credo che sia la prima e l’ultima esperienza di questa società”.
A questo punto, ascoltando il racconto dei fatti da parte dello Sporting Bagnoregio, ci vengono molti dubbi. Come possono esserci due verità così contrastanti? Dunque solo la Disciplinare Territoriale potrà fare luce su questa spiacevole vicenda.
Vogliamo solo chiudere con un'aforisma pronunciato qualche giorno fa' proprio da un personaggio del nostro calcio dilettantistico laziale e che calza a pennello su quello che sta accadendo: “Ci sono tre verità: la mia, la tua e poi c’è quella vera” (L.A.).