Piero Camilli attacca il Comune di Viterbo. Nella conferenza stampa indetta dal main sponsor della Favl Cimini Viterbo il Comandante punta dritto sulla sindaca Frontini e sull’amministrazione del capoluogo: “C’è stata l’intenzione politica di non dare lo stadio al Viterbo calcio, questi non hanno capacità amministrative, mi pento di darti una mano per le elezioni ed invece siamo passati dalla padella alla brace. Hanno fatto un errore madornale. Mancano i requisiti? Tutte le società di calcio vivono di rateizzazioni con l'Agenzia delle Entrate. Sono un uomo di destra, ho avuto le squadre per trent’anni ma come presidente non ho mai espresso una preferenza, anzi ho invitato sempre tutti. Si devono vergognare per quello che hanno fatto di fronte alla città ed ai suoi tifosi. Io sono un grande appassionato di pallone, ho messo milioni veri nel calcio, alla Viterbese che ho lasciato pulitissima ho pagato tutti fino all’ultima lira. Che vuol dire che il Rocchi diventerà il parco dello sport della città? E' un asset che non vale niente se non c'è una squadra di calcio".
Ora che succede? Camilli è categorico: “Che volete che faccia più di espormi e dire quello che pensavo? Finiamo il campionato a Vignanello, vediamo poi che intenzioni hanno il Comune, se magari ci ripensano. I giocatori a Viterbo sarebbero venuti, a Vignanello senza di me è diverso. Qui ci sarebbero state garanzie di crescita. Non potevo investire su Vignanello, sarebbe stato amorale”.