Da mina vagante a pericolante. Metamorfosi in negativo per il Parioli che dopo aver chiuso il girone di andata al quinto posto ha cominciato ad inanellare una serie di sconfitte che l’hanno fatta retrocedere fino alla zona play out.
I ko interni con Canale Monterano e Tarquinia hanno fatto arrabbiare non poco il presidente Mario Lenzini che martedì ha tenuto anche a rapporto la squadra per cercare di capire cosa non sta funzionando: “Sono deluso, arrabbiato e rammaricato. Con tutto il rispetto per il Tarquinia eravamo sul 2-0, potevamo farne altri tre o quattro; poi preso il gol del 2-1 su un fallo laterale l’abbiamo fatta sembrare la squadra più forte del girone. Noi siamo deboli di testa. Molliamo con qualche giocatore che pensa di vincere le partite da solo come è accaduto col Canale Monterano. Non chiudiamo mai le partite. Questa squadra avrebbe dovuto avere 15 punti in più ed invece ci ritroviamo in quella condizione di classifica. Non c’è spiegazione, forse stanno troppo bene? Siamo in 25 in rosa tutti dello stesso livello quindi non ci possiamo nemmeno appellare alle assenze. Adesso però la realtà è questa - chiude il presidente del Parioli - non conta più il calendario perché possiamo vincere e perdere con tutti. Mi sembra assurdo anche parlare di questo ma è così”.
La partita di domenica in casa contro la Duepigrecoroma diventa uno spartiacque molto importante. Mandare i romani, ora terzultimi, a dodici lunghezze di distacco sarebbe un passo verso la salvezza in attesa di capire i risultati delle altre avversarie.