Momento un po’ difficile per il Ronciglione United che dopo tre sconfitte consecutive (quattro nelle ultime cinque gare) è stato risucchiato nelle sabbie mobili della classifica.
Una stagione altalenante per i biancorossi che erano partiti bene poi l’ingresso di Luciano Capponi aveva dato ulteriore linfa ad una rosa che sembrava potesse puntare anche a traguardi ambiziosi. Poi qualche distrazione di troppo in trasferta, il distacco dalle prime posizioni, l’addio di Capponi prima e di alcuni giocatori di livello della rosa (vedi Toscano, Lupo e Cuscianna).
L’allenatore Alessio Di Stefano fa un po’ la fotografia dell’annata dall’interno: “E’ la stagione più difficile che ho avuto da allenatore. Ho sentito e visto cose che mi hanno sorpreso a dir poco. Eravamo partiti per una salvezza, quando arrivò Capponi ho letto tanti proclami ma eravamo già a dieci punti dal primo posto. Sono arrivati giocatori, qualcuno è stato utile altri meno adatti a questa rosa. Sono iniziati tanti problemi, siamo andati a Pescia Romana domenica senza provare una formazione con tanti giovani. Sono convinto che ho un gruppo di ragazzi validi che ci permetteranno di raggiungere la salvezza che era l’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno”.
Ora in queste ultime giornate c’è da portare la nave in porto e mister Alessio Di Stefano parla da capitano nonostante a cavallo di Pasqua c’è un trittico di passione per lo United con Tolfa ed Urbetevere in casa in mezzo al quale c’è il delicatissimo turno infrasettimanale sul campo del Parioli degli ex Luciani, Morresi e Pagliuca: “A 40-41 punti credo che ci sia la salvezza diretta. Ci servono 5-6 punti visto che siamo a 35. Se ci riuscissimo a farli in queste tre partite sarebbe meglio altrimenti li andremmo a prendere da qualche altra parte. Dobbiamo risistemare la squadra, le dipartite di questi giocatore qualche problemino ce l’hanno creato. Ci sono quattro partite in casa – chiude Di Stefano - le prossime tre con le prime tre squadre della classifica. Toccherà a noi cercar di far valere il fattore campo”.