Quarta puntata della nuova rubrica relativa a temi afferenti il calcio e le sue regole. A curarla è sempre l’amico Francesco Casarola, consulente di diritto sportivo e dottore di ricerca in Diritto ed Economia dello Sport. Un consiglio che diamo ai dirigenti ogni giovedì è quello di stampare questa pagina e conservarla per tenersi sempre aggiornati.
I giovani nel nostro ordinamento sportivo si dividono ad una determinata età, come abbiamo già visto nella precedente puntata, in giovani di serie e giovani dilettanti.
I giovani sono i calciatori che sottoscrivono un vincolo annuale con la società di appartenenza nell’arco temporale dagli 8 ai 15 anni.
Quindi al termine della stagione questi calciatori sono liberi di potersi tesserare in altre società. [Si vuole ricordare come l’art. 31 NOIF, che disciplina il vincolo del giovane sia stata modificata nella stagione 2007/2008 (CU 22 del 22.06.2007) quando era in essere la possibilità di sottoscrivere un vincolo biennale].
Dicevamo della distinzione tra giovani dilettanti e giovani di serie.
I primi sono i calciatori tesserati per società di LND (aspetto sportivo). Possono essere tesserati con vincolo pluriennale, facoltativamente dal 14° anno di età, mentre tale vincolo è obbligatorio dal 16° anno di età (aspetto anagrafico).
Fino al compimento del 18° anno di età i giovani dilettanti verranno considerati come tali. Dal 18° anno di età i calciatori saranno considerati “dilettanti”.
Esaurite le vicende connesse ai calciatori dilettanti, occorre soffermarsi sul vincolo del giovane di serie, vengono definite come tali i calciatori che dal 14° anno di età e sottoscrivono e viene accolta la richiesta di tesseramento per una società associata ad una lega professionistica. Ciò cosa comporta? I giovani di serie restano legati con la società professionistica con un vincolo volto a permettere alla società di addestrarli e prepararli all’impiego in campionati disputati dalla stessa fino al termine della stagione sportiva in cui compiono il 18° anno di età.
E’ evidente e la quotidianità ci mette di fronte a delle criticità di questo sistema. In particolare il vincolo di giovane dilettante provoca o porta, dipende dai punti di vista, al pagamento del premio di preparazione alle società che hanno detenuto il vincolo annuale del calciatore.
Per quel che riguarda le criticità dovute alla sottoscrizione del vincolo di giovane di serie, porta ad una discrasia con l’ordinamento internazionale. Infatti il vincolo da giovane di serie non concernendo la sottoscrizione di un contratto professionistico, porta alla possibilità di tesserare il calciatore da parte di società non italiane.
Per tanto quando vi è il tesseramento di un giovane dilettante o giovane di serie le società devono analizzare i pro contro, esclusivamente economici (ovvero il pagamento del premio di preparazione nel primo caso, dell’indennità di formazione nel secondo caso).