Quello che è accaduto nelle ultime ore al Calcio Flaminia ha dell'incredibile. Pierluigi Vigna letteralmente 'cacciato' dalla guida tecnica della squadra. A sancire il divorzio non sono state le tre sconfitte consecutive della squadra, rimediate tra l'altro con club blasonati di tutto rispetto come Ostiamare, Rieti e Latina, ma ordini societari legati a fattori economici. A chiudere il rapporto tra le parti addirittura una telefonata di dieci secondi fatta dal presidente Roberto Ciappici allo stesso Vigna, furibondo per la maniera con la quale è avvenuto il suo licenziamento: "Sono stato messo alla porta con una breve telefonata. Il presidente, che non si è presentato oggi al campo perchè doveva pagare i rimborsi, mi ha detto che è entrato un nuovo sponsor che porterà con sè anche il tecnico".
Il tecnico è una furia e si scaglia contro il presidente Ciappici: "Mi hanno tirato la merda in faccia con mezza telefonata dopo tre anni di lavoro e sacrifici. Quest'anno ne sono successe di tutti i colori. Senza campo, senza fascia di capitano, liste sbagliate e con completi mancanti. Se stavo andando a comprare uno di tasca propria per consentire ai ragazzi di giocare in modo decente. Il presidente mi aveva dato anche l'ok ieri ed oggi con una mezza telefonata mi ha sbattuto la porta in faccia. Purtroppo il calcio fa sempre più schifo, soprattutto se affidato a persone che possono fare calcio se portano con sè uno sponsor".
Ora c'è da capire quale gruppo è dietro il Calcio Flaminia, chi prenderà il comando tecnico della squadra e soprattutto la reazione dei giocatori i quali insieme allo stesso tecnico si erano trincerati in un gruppo compatto per combattere le difficoltà societarie. Insieme a Vigna esce di scena anche tutto lo staff tecnico con Cristian Castelletti, il preparatore dei portieri Celi e quello atletico Simone Colangeli".