ROBUR TEVERE – SPORTING SACROFANO 0 – 1 (dts)
ROBUR TEVERE: Baffo, Zannini, Agulli, Tardani, Giganti (50’ st Marcellini M.), Rofena (4’ sts Perelli), Baccello (21’ st Bronco), Cori, Celletti (16’ st Lappa), Del Pomo, Randazzo. A DISP: Cola, Marcellini V., Cognigni
SPORTING SACROFANO: Parpaiola, Scianetti, D’Amico (2’ sts Lo Russo), Riferzi (44’ pt Carrabs), Cristofari (9’ sts Zaccardini), Celletti, Vidiri (29’ st Marcozzi), Casella, Sassi, Licenziato, Lelli (21’ st Coiante). A DISP: Rossetti, Albanese.
ARBITRO: Cesari di Viterbo
AMMONITI: Vidiri, Riferzi, Casella, Coiante (S) Tardani, Lappa, Baffo (RT)
ESPULSI: Rossetti (dalla panchina, S)
MARCATORI: 19’ sts Sassi
RECUPERO: 2:40’ pt, 6 st, 1:40’ pts, 4 sts
Vento e cielo pesante carico di promesse di pioggia sul Comunale di Graffignano che ospita davanti a un pubblico numeroso, grazie anche ai tifosi ospiti arrivati da Sacrofano in pullman, il primo turno della Coppa Provincia di Viterbo: la Robur Tevere, seconda del girone B, affronta in casa lo Sporting Sacrofano, quinto nel girone A, in una gara secca che consegnerà alla vincitrice la semifinale. Da regolamento, in caso di pareggio si procederà ai tempi supplementari e, in caso di situazione invariata, passerà alla fase successiva la miglior classificata nel girone, quindi i padroni di casa. Alla vigilia della gara, ruolino delle due squadre alla mano, questa situazione sembra improbabile ma nel calcio, si sa, la carta non canta.
Inizia il primo tempo con una lunga fase di studio reciproco e pochi tentativi di far breccia, con la Robur che sembra tenere di più le redini del gioco ma uno Sporting organizzato e compatto in mezzo al campo. La prima occasione degna di nota viene da un bel cross al centro di Del Pomo verso Celletti, anticipato all’ultimo secondo da Riferzi in calcio d’angolo. Di nuovo Del Pomo al 25’ spaventa Parpaiola con la sua specialità su punizione che però finisce di pochissimo al lato. Al 37’ Celletti riesce ad infilare lo Sporting con un bel colpo di testa in area su cross di Giganti, ma l’arbitro aveva già fermato il gioco per fuorigioco. Sul finire di primo tempo l’unica vera grande occasione da gol ce l’ha sui piedi Celletti che dopo una grande azione di contropiede iniziata da Zannini si trova a tu per tu con Parpaiola ma manda la palla fuori d’esterno. Prima del duplice fischio, il capitano dello Sporting Riferzi è costretto a uscire dal campo per infortunio, sostituito da Carrabs.
Il secondo tempo si apre sotto un acquazzone e vede la Robur a testa bassa in avanti, che tenta di cambiare il risultato a proprio favore e non fa uscire lo Sporting dalla propria area. Una buona occasione arriva su calcio d’angolo battuto da Randazzo verso Tardani che di testa la mette al centro dove Cori in acrobazia manda la palla vicino all’incrocio. Lo Sporting riprende coraggio e tenta qualche sortita ma è la Robur ad avere di nuovo la possibilità di andare in vantaggio con Randazzo che, servito col contagiri da Cori dopo un ottimo recupero di Rofena, s’invola verso la porta e tenta il sinistro a botta sicura che si spegne però di pochissimo al lato. Lo Sporting si guadagna un calcio di punizione poco fuori dall’area di rigore, Licenziato la tocca per Sassi che tira di potenza ma anche lui non è preciso e la palla va al lato del palo. Alla mezzora c’è forse l’occasione che la Robur rimpiangerà di più: Del Pomo conquista palla sulla sinistra, tenta quello che sembra un innocuo tiro in porta ma il portiere in uscita bassa non blocca la palla lasciandola a Bronco che deve solo accompagnarla in rete ma, clamorosamente, la manda fuori. Passano cinque minuti ed è lo Sporting a disperarsi per un gol che sembrava fatto: Sassi raccoglie un fallo laterale e fa un cross in mezzo per il neo entrato Coiante che nonostante Baffo in uscita la colpisce di testa ed è solo grazie a Zannini che la calcia via dalla linea di porta che gli ospiti non festeggiano il vantaggio. Anche Lappa ci prova per la Robur con un bel tiro al volo ma trova Parpaiola reattivo che manda in calcio d’angolo. Al 44’ Casella atterra Del Pomo con l’ennesimo fallo ma l’arbitro con la mano già in tasca per prendere il cartellino viene persuaso dall’altrettanto falloso Licenziato a non ammonirlo per la seconda volta, espulsione che in questo momento della partita poteva davvero essere decisiva. Dopo sei minuti abbondanti di recupero finisce anche il secondo tempo, finale meglio benvenuto dalla Robur che stava soffrendo molto il forcing dello Sporting.
Il primo tempo supplementare però inizia proprio con i padroni di casa più decisi e nel giro di due minuti Randazzo è di nuovo a due passi dalla porta ma il suo sinistro raggiunge solo l’esterno della rete. Anche Sassi ha la sua occasione in attacco ma non sfrutta bene un’indecisione di Marcellini e Baffo fa suo il pallone. All’8 un altro episodio dubbio, con Randazzo che viene prima fermato dal portiere ma poi riesce a rubargli palla da terra e un difensore dello Sporting che la tocca di mano, ma l’arbitro nel dubbio decide di lasciar proseguire, come anche successivamente con un contatto su Bronco in area. Al 14’ sembra che finalmente si sia sbloccato il punteggio quando con un tacco matto Scianetti devia un colpo di testa di Bronco dando per un momento l’illusione del gol. Sugli sviluppi del calcio d’angolo si sviluppa un flipper ma la palla non entra neanche stavolta ribattuta prima da un difensore su Lappa e poi da Parpaiola su Randazzo, assedio poi interrotto da un fischio per fuorigioco. Sul capovolgimento di fronte Zannini si fa sorprendere ancora da Coiante che in acrobazia avrebbe segnato un bellissimo gol, ma l’arbitro aveva già fermato il gioco per fuorigioco, dubbio anche qui.
Dinamica fotocopia in avvio di secondo tempo supplementare quando però è un sinistro di Randazzo a entrare a gioco già fermo sempre per fuorigioco. I giocatori in campo sono ormai stanchissimi dopo una partita intensa giocata per più di metà sotto la pioggia battente, e soprattutto lo Sporting è colpito dai crampi e costretto a due cambi in difesa. Si procede con la forza dei nervi più che altro con lanci e rilanci, con una situazione pericolosa per lo Sporting quando Parpaiola calcia dopo un retropassaggio del compagno il pallone proprio sui piedi di Randazzo che però perde l’attimo e se lo lascia portar via. L’arbitro decreta ben quattro minuti di recupero, allo scadere dei quali assegna allo Sporting un discusso calcio di punizione dalla destra all’altezza dell’area di rigore. Una manciata di secondi che separano la Robur dalla semifinale si trasformano all’improvviso nel trionfo dello Sporting quando la punizione calciata raggiunge la testa di Sassi che indirizza la palla verso il palo interno e Baffo non riesce a deviarla. Il pomeriggio stregato della Robur si sublima allo scoccare del 19’ minuto del secondo tempo supplementare e mentre si accende la gioia dei giocatori e dei tifosi accorsi da Sacrofano, sulla loro corsa a festeggiare insieme il gol e la qualificazione finisce la partita e la speranza dei padroni di casa che, per quella manciata di secondi, chiudono qui una prima stagione comunque straordinaria.