Il presidente della Lnd Cosimo Sibilia lamenta la mancanza di un protocollo ufficiale per i Dilettanti e teme per uno slittamento o una mancata ripartenza. Ma a che gioco sta giocando? Perché tutto questo timore se effettivamente il Protocollo della Regione Lazio per le attività sportive di squadra (sia per gara che allenamento) già regolamenta tutto le disposizioni igienico-sanitarie atte a prevenire e contenere il contagio da Covid 19?
In tante società di serie D, Eccellenza e Promozione ci hanno chiesto lumi ma il supplemento n.2 del a luglio 2020 Bollettino ufficiale della Regione Lazio n.83 parla abbastanza chiaro per il comportamento da tenere anche per le gare (amichevoli o ufficiali che siano). Il contatto per sport di squadra ci può essere eccome. Nel bollettino regionale infatti emerge quanto segue ‘mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline”. Quel fatta eccezione ovviamente si riferisce a discipline sportive di squadra come il calcio.
Ovvio che, e ci piace ripeterlo e sottolinearlo, le società sono tenute a rispettare tutte le norme prescritte. Tante per citarne alcuna: registro di entrata-uscita con misurazione temperatura per atleti-staff-dirigenti, regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico; tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti (ecc…ecc..).
Quindi rispettiamo le norme e cominciamo, in sicurezza, a fare sport visto che in discoteche, locali, sagre, concerti e spiagge vediamo gente accalcata come se non ci fosse un domani.