Due pareggi nei due scontri diretti contro Anzio e Centro Sportivo Primavera. Non ci poteva essere un rientro più complicato in quella che da sempre è stata la sua casa per il tecnico del Civitavecchia Paolo Caputo.
Una vera e propria prova del fuoco quella che uno scherzo del calendario ha regalato all’allenatore chiamato a risollevare le sorti dei nerazzurri che in due mesi sono scivolati al terzo posto in classifica ed a meno dieci dall’attuale capolista Anzio: “Quando c’è un cambio di panchina vuol dire che c’è qualche problema – dichiara mister Paolo Caputo, altrimenti non sarei qui oggi. Sto cercando di ridare innanzitutto qualche certezza, lavorare sull’autostima. Questa è una squadra che si trovava prima in classifica e che da un mese e mezzo non vince; diventa tutto un fattore di testa. Domenica è cresciuta tanto la squadra rispetto alla partita con l’Anzio, a tratti è stata padrona del campo. Ho visto un gruppo di ragazzi propositivi ed attenti”.
Con l’Anzio così distante cambiano gli obiettivi finali del Civitavecchia. Caputo sa benissimo che recuperare dieci punti in 12 partite è impossibile. Per la Vecchia ora, superato il doppio ostacolo Anzio-CSP, deve cominciare un nuovo campionato: “La prima cosa che ho detto ai ragazzi senza guardare il calendario di fronte è quello di dimenticarci del primo posto altrimenti mentalmente ci facciamo del male. Raggiungere l’Anzio adesso è improponibile. L’obiettivo più vicino è quello del secondo posto e mi rende ottimista la prestazione della squadra. E’ un play off a cinque squadre che è iniziato domenica e durerà fino alla fine”.