L'iniziativa del Comitato Regionale lazio col filo diretto tra il presidente Melchiorre Zarelli e le società dilettantistiche della regione prosegue. Pubblicata un'altra tranche di domande alle quali purtroppo il numero uno del Crlazio non ha saputo non solo rispondere ma nemmeno abbozzare qualche ipotesi o idea a riguardo. Tante le lamentele arrivate dalle società alla nostra redazione.
Allora ci chiediamo? Ma che senso ha ricevere quesiti quando non si è in grado di rispondere? A voi lettori la risposta.
Ecco le risposte di Zarelli pubblicate sul sito ufficiale del Crlazio:
E’ plausibile l’ipotesi che possano non riprendere le attività di scuola calcio, primi calci, piccoli amici, esordienti?
R: Anche in questo caso vale quanto stabilirà il prossimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel caso in cui non fosse possibile proseguire con il normale svolgimento dei campionati, sia a livello di settore giovanile che a livello dilettantistico, sarebbe opportuno definire un piano di azione. In particolare, per quanto riguarda il settore giovanile, si chiede se sarà possibile un allargamento dei gironi. Per ipotesi nessuna retrocessione e promozione delle prime due di ciascun girone, in modo da non annullare tutto quanta fatto in questa stagione, e di dare la possibilità anche alle piccole realtà, che tanto si sono impegnate a livello strutturale, di non vedere vanificati i loro sforzi.
R: Sia per il piano di azione che per la modifica dell’assetto dei campionati giovanili, oltre a quanto stabilirà la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sarà fondamentale conoscere il numero delle squadre che si iscriveranno il prossimo anno ai vari campionati.