Quattro punti ed ultimo posto in classifica per il Ladispoli che nonostante un inizio di campionato complicato esce dal campo sempre a testa alta. Il progetto sposato da Lillo Puccica in estate era giù tortuoso in un contesto come quello dell’Eccellenza ma il tecnico capranichese sta tirando fuori il massimo dai suoi giovani prendendosi anche qualche soddisfazioni come l’ipoteca del passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia.
Mister Puccica, Ladispoli esce dal campo sempre con l’onore delle armi in un campionato davvero difficile.
“La parola difficile è sbagliata perché a mio parere stiamo facendo un grandissimo percorso. Sapevamo che dovevamo andare a scalare l’Everest perché è troppo evidente il divario che c’è tra noi e qualsiasi squadra. Stiamo cercando di annullarlo attraverso il gioco. Ci stiamo in parte riuscendo ma è normale che gli altri hanno i cannoni e noi le freccette. Avere quattro punti, aver fermato la prima della classe, superare un turno di coppa e perdere con dignità contro una corazzata come Civitavecchia recuperando un doppio svantaggio è tanto onore. Anzi per noi avere quattro punti, la possibilità di battagliare ogni domenica con tutte è già una grande cosa. Questo è un campionato di grandi squadre e grandi giocatori: Pomezia, Rieti, FC Viterbo, W3 Maccarese, Civitavecchia, Valmontone e Campus Eur. Sapevamo che era difficile ma ci siamo resi conto che non è impossibile”.
La salvezza è un obiettivo che se raggiunto potrebbe assumere i connotati di miracolo ma il Ladispoli potrà affacciarsi al mercato di dicembre per aumentare possibilità e speranze?
“Qualcosina potrà pure arrivare ma sempre in funzione del budget che ha questa società. Qui ci sono ragazzi che si sono messi in gioco al di là dei rimborsi che possiamo offrire. Non abbiamo paura né della sconfitta né della retrocessione e la società non si sta lamentando dei risultati raccolti finora perché sa il lavoro che stiamo facendo”.
Un occhio anche alla parte alta della classifica ed alla sua ex squadra Favl Cimini. Domenica mattina era anche in tribuna. Che idea si è fatto?
“Avevo trovato un habitat perfetto mi dispiace averlo lasciato ma il calcio è questo. A volte è frustante altre gratificante come quello di aiutare tanti ragazzi ad ergersi nel calcio dei grandi. La FC Viterbo? Camilli è fuori competizione economicamente per questa categoria. Quando però metti dentro giocatori nuovi ogni settimana purtroppo si va in difficoltà nell’organizzazione di gioco come è successo nel match contro l’Audace che ho visto personalmente. Possono sicuramente competere in un campionato pieno di grandi rose ma ci sono squadre come la W3 Maccarese che giocano insieme da tre anni, hanno aggiunto tre pezzi importanti e non hanno la pressione di vincere. Se daranno tempo di lavorare ad un ragazzo serio e scrupoloso come Massimiliano Nardecchia i risultati possono arrivare. Con la fretta purtroppo nel calcio è poi difficile ottenere i risultati”.