Il Monterosi cambia pagina. Dopo il mini ciclo Lauretti ecco il nuovo tecnico Davide Cacciatori. L’ex mister di Corneto e Civitavecchia a differenza di molti altri cambi in corsa non eredita una squadra in difficoltà ma una compagine in formissima ed al nono posto in classifica.
Il presidente Flaminio Cialli non ci ha pensato un attimo a puntare su di lui convinto che il suo Monterosi possa non solo confermare ma addirittura migliorare le gesta compiute in questa prima parte di stagione.
Davide Cacciatori, che ha già diretto martedì sera il suo primo allenamento, è intervenuto ai nostri microfoni, pronto per questa nuova ed affascinante avventura.
Prime sensazioni da allenatore del Monterosi?
“Piacevolmente soddisfatto dal presidente Cialli che ho ringraziato dell’opportunità che mi ha offerto. E’ una grossa responsabilità guidare il Monterosi. Ritrovo anche un amico come Lorenzo Angelini con il quale ho avuto grandi rapporti fin dai tempi dell’Astrea”.
L’aspetta una bella responsabilità. Non sarà facile fare meglio di mister Lauretti, lo sa?
“Lo so benissimo. Ricambio i saluti e la stima nei confronti di Pierpaolo con grande affetto. Lauretti ha fatto un buon lavoro. Credo che il suo operato non l’ha messo in dubbio nessuno. C’è un dettaglio da non trascurare ovvero che in questo finale di girone d'andata andiamo ad incontrare le prime sei in classifica e non sarà facile. C’è però anche il grande stimolo di confrontarsi con realtà sulla carta più forti di noi”.
Ritorna nel viterbese dopo quel bel periodo alla Corneto. Cosa ricorda?
“Là ho terminato la mia attività calcistica in Promozione vincendo il campionato. Lo stesso anno mi chiamarono a guidare la squadra in Eccellenza per tre stagioni. E’ stato un periodo importantissimo. La Corneto è stata e rimane ancora una realtà serena e tranquilla nella quale sono stato benissimo. Nonostante l’esonero nell’ultima stagione i miei rapporti con la società sono perdurati nel tempo”.
Nella sua breve carriera di allenatore non c’è stata solo la Corneto…
“Dopo qualche anno passato in naftalina mi hanno chiamato all’Astrea in serie D dove ci siamo riusciti a salvare. L’ultima esperienza è stata quella dello scorso anno a Civitavecchia dobe siamo andati bene”
Come l’ha vista dal di fuori la situazione Angelini-Lauretti?
“Sono come le situazioni matrimoniali. Dal di fuori a volte sembrano inconcepibili. Solamente i diretti interessati possono chiarire certe vicende. Sarebbe anche presuntuosi ed inopportuno esprimersi e fare giudizi”.
Campagna e Patano potevano servire a questo Monterosi?
“Possono servire tutti. L’importante è l’atteggiamento, il comportamento e la disponibilità dei giocatori. Concetto che nel breve incontro di ieri ho detto ai ragazzi. Io non vengo accompagnato da nessuno. Un allenatore nuovo può anche portare un cambio di gerarchie. Quello che conta non è il passato ma il presente. Tutti si devono mettere in discussione ancora una volta”.
Senza questi due calciatori che squadra conta di avere in mano mister Cacciatori? Ma soprattutto dove può arrivare il Monterosi?
“Prevedere le cose è una dote che non mi appartiene. Sono una persona di grande entusiasmo al quale piace mettersi in discussione. Mi piace entrare in empatia con i ragazzi. Quello che servirà avrò il modo di scoprirlo nei giorni successivi. Questo è un vantaggio perché non abbiamo tempo, bisogna subito pensare a domenica. Dove arriverà il Monterosi lo scopriremo strada facendo. Il tempo dirà se riuscirò a creare un’identità a questo gruppo. E’ la prima volta che non subentro in condizioni di grande criticità. Entro in una realtà dove la squadra sta rispecchiando le attese della vigilia”.