E’ un Civitavecchia che ha gettato al vento una grossa occasione per recuperare punti e posizioni di classifica. I nerazzurri infatti si sono fatti raggiungere dal Campus Eur sotto di due gol nella parte finale di gara aumentando così il rammarico del tecnico Raffaele Scudieri che nel post partita ha analizzato la gara e lo stato dei suoi a 15 giorni dal suo arrivo al Tamagnini: “Siamo dispiaciuti del risultato perché la prestazione della squadra c’è stata. Avevamo di fronte un avversario che non mollava mai, un avversario di qualità ma questo lo sapevamo. Abbiamo preso tre gol da polli, tutti uguali con palla in mezzo. Oggi abbiamo migliorato nel cinismo andando in gol nelle occasioni create ma subiamo troppi cali di concentrazione, troppi vuoti a livello mentale. Anche perché non è che il Civitavecchia abbia poi subito chissà che”.
Scudieri parla di un problema di testa dei nerazzurri all’interno delle singole gare: “Da una squadra come la nostra mi aspetto una gestione diversa della gara soprattutto quando ti trovi avanti di due reti. Ci siamo cullati sugli allori, poi basta pochissimo per rovinare tutto. Mi aspetto di più da tanti giocatori. Parlo chiaramente: se il Civitavecchia vorrà puntare ad una delle prime due piazze del girone dovrà avere una crescita a livello di mentalità notevole”.
Al Civitavecchia serve uno scatto mentale, vincente. Raffaele Scudieri ha il compito di darlo ai suoi ragazzi nelle prossime partite. La doppia sfida casalinga nell’arco di tre giorni contro Valmonton e Pescatori Ostia servirà a capire il definitivo ruolo del Civitavecchia in questo campionato: “Domani comincia la mia terza settimana c’è ancora tanto da lavorare per migliorarci. Il Civitavecchia è una buona squadra che deve capire che cosa vuole. L’ho detto anche ai ragazzi: o si va verso una crescita importante o si resterà in questa situazione. Vincere è un concetto un po’ diverso. Quando mancano 10-15 minuti e la devi portare a casa ci vogliono altre cose. Deve subentrare nel giocatore e nella squadra quello che ti permette di dare quel qualcosa in più”.