Dopo la conferenza stampa della Favl Cimini Viterbo che ha ritirato la propria candidatura alla manifestazione di interesse per il Rocchi, la presa di posizione dei tifosi che invece vogliono portare la FC Viterbo allo stadio della città ecco la risposta ufficiale della sindaca del capoluogo Chiara Frontini. Il numero uno della città spiega la vicenda attraverso un video social: “Ho sentito parlare di ombre, influenze di politici o ingerenze esterne sulla vicenda. Non siamo così ingenui da non accorgerci che qualcuno sta mettendo delle bucce di banana su questo percorso. Non c’è nessuno che sta influendo nei miei confronti, su assessori e sui nostri uffici. Con questa amministrazione le regole si rispettano, ci hanno eletto anche per mettere ordine a quello che si era creato.
Abbiamo messo in sicurezza il progetto PNNR, il finanziamento ci permetterà di creare un Rocchi bellissimo. Non abbiamo dato la concessione al vecchio gestore perché non ci dava i requisiti di solidità che volevamo e quindi abbiamo fatto la procedura alla quale ha partecipato la Favl. Purtroppo per legge la Favl Cimini non ha i tre requisiti per partecipare ad una gara di questo tipo: avere certificato carichi pendenti pulito, essere in regola con i contributi ed essere in regola con il fisco. Di fatto la Favl non rispetta un requisito in particolare. Con immenso dispiacere si è dovuto interrompere questo percorso. Di fatto col ritiro dela domanda della Favl abbiamo deciso di trasformare lo stadio Rocchi in una casa dello Sport viterbese. Quindi la Favl come altre società anche di altre discipline se compatibili potranno usufruire di questo spazio. Così mettimo anche un punto su un grosso equivoco: la gestione dello stadio è una cosa, far giocare la squadra della città allo stadio è un’altra. Le due cose non necessariamente devono combaciare. Allo stadio potremo farci concerti ed altre manifestazioni come accade in tantissime altre città. Questa amministrazione vuole fare le cose fatte bene e dare lo stadio alla città nei migliori modi possibili”.