“La mancata assegnazione della Palazzina nei tempi previsti ha danneggiato irrimediabilmente il progetto sportivo gialloblù. La FC Viterbo comunica ufficialmente di rinunciare alla richiesta di gestione dello stadio Enrico Rocchi, a seguito della ormai insostenibile situazione creatasi nelle ultime settimane con il Comune di Viterbo”.
Dopo la sconfitta di Valmontone arriva il triste epilogo del matrimonio tra la Favl Cimini e il Comune di Viterbo e probabilmente anche della stagione dei gialloblù relegati in una posizione centrale di classifica, più vicina alla zona play out che al secondo posto. Ora ci sarà da capire come si concluderà anche la questione Camilli, main sponsor deciso a prendere le redini della società una volta approdati al capoluogo. Dopo la scissione con Viterbo è possibile anche quella dal Comandante per un ritorno alle origini? Lo scopriremo nei prossimi giorni.
Intanto questa mattina sul sito ufficiale del club di Vignanello la comunicazione definitiva di rinuncia al Rocchi:
“La FC Viterbo comunica ufficialmente di rinunciare alla richiesta di gestione dello stadio Enrico Rocchi, a seguito della ormai insostenibile situazione creatasi nelle ultime settimane con il Comune di Viterbo.
Fin dall’estate scorsa la FC Viterbo si è messa a disposizione di un progetto di rinascita del calcio cittadino con il proprio titolo sportivo e si è mostrata disponibile ad assumere l’onere della gestione dell’impianto, anche su sollecitazione di chi oggi non appare sufficientemente collaborativo. Non a caso la FC è stata l’unica a partecipare alla manifestazione di interesse del Comune.
Dopo silenzi indecifrabili e attese estenuanti, a fine ottobre era sembrato tuttavia che la conclusione della vicenda fosse vicina e che l’iter per l’assegnazione dello stadio, con alcuni ritardi formali da parte della società relativi ad adempimenti burocratici peraltro prima non richiesti e comunque non preannunciati per tempo in modo da poter prendere le adeguate contromisure, stesse per diventare realtà. Tanto che gli incontri tra la dirigenza della FC Viterbo, la sindaca Chiara Frontini, l’assessore Emanuele Aronne e il dirigente incaricato Stefano Peruzzo, lasciavano intravedere la possibilità di condurre in porto l’auspicata gestione dello stadio in tempi e modi adeguati.
La realtà si è rivelata ancora una volta ben diversa. Per ultimo, ma non per importanza, ad oggi il manto erboso della Palazzina è inutilizzabile perché non riseminato come promesso, le panchine non sono state ripristinate e gli spogliatoi sono privi di arredi. Per non parlare del campo “Vincenzo Rossi” del Pilastro, in stato di totale abbandono, malgrado ripetute segnalazioni da parte della FC stessa e dei cittadini. Tali omissioni appaiono incomprensibili ed ingiustificabili. In pratica, mentre il patrimonio pubblico va in malora, alla FC Viterbo, nonostante le innumerevoli richieste, non viene permesso di gestire la principale struttura sportiva cittadina.
La società gialloblù in questi mesi ha anteposto il problema dello stadio anche alla stessa gestione calcistica. Inutile dire che la mancata assegnazione della Palazzina nei tempi previsti ha danneggiato irrimediabilmente il progetto sportivo gialloblù. Pertanto, considerate le difficoltà incontrate strada facendo e lo stato come sopra detto di conservazione delle strutture, la FC Viterbo ha deciso di ritirare formalmente la propria candidatura per la gestione del Rocchi. Una decisione presa a malincuore, soprattutto perché negli ultimi giorni sono state avanzate al Comune soluzioni alternative sistematicamente però respinte.
Per concludere, la FC Viterbo esprime tutto il proprio rammarico per il triste epilogo di questa vicenda che ha interessato un gran numero di cittadini desiderosi di vedere una squadra cittadina impegnata nel “proprio” stadio. Resta inteso che la società continuerà la sua attività con gli oltre 400 tesserati e le otto squadre agonistiche”.