Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia. Una pandemia che sta cambiando il mondo, i modi di fare, i rapporti tra le persone. Il calcio passa in secondo piano. E proprio a questo proposito abbiamo interpellato uno dei giocatori più rappresentativi e storici dei dilettanti della tuscia come Mariano Moroni. Lui è il capitano, insieme a Pazielli, del Bassano Romano ma nella vita di tutti i giorni è un ottimo psicologo. Gli abbiamo chiesto un parere su questo momento molto delicato.
Partiamo dal Moroni giocatore: come lo stai vivendo questa emergenza?
“E’ una situazione difficile per tutti anche i giocatori sono uomini come tutti. Come si dice siamo tutti sulla stessa barca e non si possono fare distinzioni. Tutte le nostre vite solo fatte di routine, sono fatte di certezze che ci danno sicurezze e tranquillità. Quando vengono meno ci rendono confusi, ci preoccupano di destabilizzano”.
Da Moroni psicologo, entriamo nella testa dei calciatori dilettanti. Un consiglio che darebbe ai suoi colleghi?
“Gli direi di vivere quello che è il momento presente ovvero dare valore a quello che abbiamo adesso. Se posso dare un esempio io sto sfruttando questo tempo per studiare e migliorare la mia competenza professionale. In relazione al calcio, avendo già il patentino di allenatore, cerco di aggiornarmi. Le nuove tecnologie che spesso sono demonizzate come internet ci aiutano invece a superare la nuova quotidianità. Dicevamo che la connessione provocava disconnessione, ora la questione si è ribaltata. Un altro aspetto che può fare la differenza nella vita delle persone è quello di aprirsi alle emozioni spiacevoli. Qualcosa che non deve essere sfuggito come facevamo ma col quale bisogna imparare a stare. Con queste emozioni negative possiamo starci e disponibili ad averle per fare cose che hanno valore per noi. Questo è un po’ il senso della nostra vita. Invito a leggere un libro dal titolo ‘La trappola della felicità’, viene spiegato in un linguaggio semplice come funziona il genere umano.”.
E noi ringraziamo Mariano Moroni perché in questo momento le sue parole ci possono essere molto d’aiuto.