Finale di stagione in crescendo per il Montefiascone che chiude all’ottavo posto del girone A di Prima Categoria.
I falisci dopo le difficoltà tra dicembre e febbraio hanno cambiato marcia con 16 punti nelle ultime otto partite. Una media perfetta di 2 punti a partita che ha permesso ai gialloverdi di allontanarsi dalle zone calde con grande anticipo e mettere in mostra i propri giovani.
Il tecnico Giorgio Alessandrini commenta così la stagione andata in archivio grazie al 3-2 sull’Ischia di Castro.
Mister Alessandrini, per il suo Monte un finale in crescendo.
“Finalmente negli ultimi due mesi abbiamo potuto disporre di quasi tutta la rosa a disposizione. Dopo le perdite nel mercato di dicembre abbiamo integrato qualche ragazzo della juniores che è cresciuto col passare delle giornate. Il progetto era quello ed anche se con tante difficoltà abbiamo fatto un buon campionato”.
Il presidente Minciotti ha spesso insistito sulla possibilità del Montefiascone di chiudere dietro le big del campionato. E’ d’accordo?
“Con questa rosa non potevamo competere con le prime quattro del campionato. Siamo troppo giovani. Forse con gli effettivi partiti in estate sì, dopo dicembre no. Sostituire Zappalà, Barlocci, Castellucci, Egidi con i giovani al quale abbiamo dovuto dare tempo per crescere e mantenere allo stesso tempo il livello non era possibile. Abbiamo perso sei giocatori che ci hanno costretto a rivoluzionare il modo di stare in campo. Però sono comunque contento perché ce la siamo giocata con tutte. Credo che sia stato fatto il massimo”.
Ci sono margini per il suo terzo anno alle Fontanelle oppure sarà addio?
“In settimana parleremo con la società. Ci siamo presi qualche giorno di riposo e riflessione”.
Una sua ex squadra, la Sorianese, è arrivata in Promozione partendo proprio da quel campionato e coppa di Seconda vinto con lei in panchina. E’ contento?
“Sono felice per la Sorianese, non ho partecipato sul campo alla Promozione in Eccellenza ma è stato il proseguimento di una programmazione perfetta iniziata qualche anno fa quando ero in panchina. Era la squadra più forte del campionato, l’ho detto in tempi non sospetti a qualche amico. Con una società oltretutto che nel tempo ha compiuto una grossa crescita e con un pubblico importante. Merita di tornare in categoria”.