Riceviamo e pubblichiamo dall'Ufficio Stampa Valentano:
"Vorremmo esprimere, con la presente, il nostro profondo disappunto in merito alla conduzione di gara del Sig. Celli di Roma 1 nel corso dell’incontro tra Valentano e Vetralla 1928 disputatosi domenica 12 gennaio u.s.
Le decisioni prese dal direttore di gara durante l’incontro sono risultate inadeguate e, soprattutto, assolutamente sproporzionate rispetto alla realtà dei fatti, con cartellini gialli e rossi esibiti a dirigenti e giocatori in modo scellerato e senza alcuna logica.
Le due formazioni hanno disputato un’ottima partita con determinazione e agonismo ma rimanendo sempre nei limiti della correttezza e lealtà sportiva. Tuttavia la supponenza e l’arroganza del giudice di gara sono degenerate nella scelleratezza delle decisioni adottate durante l’incontro.
La performance del Sig. Celli è cominciata quasi subito quando ha espulso, direttamente dalla panchina, il giocatore del Vetralla Polidori e il massaggiatore Puddu. Non entriamo nel merito della squalifica di tre giornate al giocatore Vetrallese non conoscendo, nello specifico, le motivazioni.
Riteniamo, tuttavia, doveroso evidenziare alcuni fatti salienti che hanno visto coinvolti tre giocatori della SSD Valentano.
Nel secondo tempo fallo nell’area del Vetralla su un ns. giocatore senza alcun provvedimento da parte del direttore di gara; fin qui nulla di eccessivamente grave (ormai siamo abituati alle interpretazioni più varie) ma subito dopo, mentre il ns. Simone Verde stava rientrando nella sua metà campo si rivolgeva all’arbitro chiedendo, senza usare termini offensivi, il perché della mancata sanzione del fallo; ed ecco che il ns. attore protagonista sfoderava il “coupe de theatre” estraendo un bel cartellino rosso. Nelle fasi immediatamente successive il capitano del Valentano Giuseppe Paoloni, peraltro diffidato, veniva ammonito mentre si adoperava per cercare di riportare la calma dopo l’inspiegabile e inadeguato provvedimento disciplinare. Alla fine del match lo stesso Simone Verde si intratteneva amichevolmente con il direttore di gara chiedendo la motivazione di tale eccessivo provvedimento e lo stesso arbitro, alla presenza del dirigente addetto agli arbitri, ammetteva che forse, nella concitazione di gara, il provvedimento adottato era stato troppo incisivo. Risultato: due giornate di squalifica comminate dal giudice sportivo (saremmo curiosi di leggere cosa ha scritto nel referto il Sig. Celli su tale singolare episodio).
Altro episodio decisamente inspiegabile: il giocatore del Valentano Saccarelli recuperava palla nella sua area e subiva fallo da un giocatore Vetrallese che prontamente si scusava per quanto successo. Il Sig. Celli sanzionava regolarmente il fallo assegnando un calcio di punizione al Valentano ma poi ammoniva il giocatore Saccarelli per una fantomatica simulazione. Saremmo grati al Sig. Celli se ci spiegasse quale criterio ha adottato in questo scriteriato provvedimento disciplinare.
Resoconto finale che sembra un bollettino di guerra. Valentano cinque giocatori ammoniti e un espulso. Vetralla due giocatori ammoniti, uno espulso, allenatore ammonito e massaggiatore espulso.
Dulcis in fundo, uscendo dal campo, il direttore di gara irrideva un dirigente del Vetralla con la infelice frase: “ma c’hai novant’anni!”
Questi sono i fatti realmente accaduti; poi, ovviamente, il referto dell’arbitro è insindacabile…
Ci sentiamo di dare al Sig. Celli un consiglio di vita: per avere rispetto bisogna prima dare rispetto e non presentarsi in campo con arroganza e supponenza; forse un po’ di umiltà non guasterebbe.
Ufficio stampa SSD VALENTANO