E’ sempre dietro le quinte ma nel cuore pulsante di questa Sorianese c’è il direttore generale Giovanni Panfili.
La squadra rossoblu sta vivendo un momento eccezionale. E’ tornata ai livelli super d’inizio stagione e con quattro vittorie di fila si è anche riconquistata la vetta della classifica oltre a giocarsi i quarti di finale contro l’Ottavia (l’andata a Roma è finita 1-1).
Con il diggì abbiamo parlato a 360 di tutto l’ambiente cimino.
Direttore Panfili, la sua Sorianese vola. Quelle battute d’arresto invernali sembrano un lontano ricordo.
“Abbiamo superato quelle piccole defaiance che abbiamo avuto. Poi se andiamo a vedere i risultati erano quasi tutti dalla nostra parte. Vedi la super rimonta fatta a S.Marinella e poi il doppio vantaggio con il Borgo Palidoro. Mister Del Canuto è stato bravo a migliorare quelle piccole intermittenze dal punto di vista mentale-psicologico che dovevano essere curato. Sembra che ci sia riuscito alla grande”.
Tolfa, Urbetevere, Riano in Coppa: tre successi importanti che poi permettono di giocare gare come quelle di domenica con maggiore spigliatezza.
“Paradossalmente con le squadre migliori che giocano a calcio è tutto più facile giocare alla pari. Con quelle di bassa classifica invece come l’Ostiense bisogna stare sul pezzo perché rischi di fare brutte figure. Abbiamo trovato il gol per fortuna dopo due minuti ma poi la Polisportiva si è resa pericolosa nel primo tempo. Oggi come oggi non si può sottovalutare nessuna perché questo numero abbondante di retrocessioni costringe tutti a giocare alla morte. Poi quando ti presenti da prima in classifica l’approccio alla gara da parte degli avversari è sempre diverso”.
L’entusiasmo che si sta vivendo a Soriano nel Cimino in queste settimane può fare la differenza in questa volata finale?
“Può fare tanta differenza, era tanto tempo che non vedevo così tanta gente non solo in casa ma anche in trasferta. L’entusiasmo fa solo che bene. Colgo l’occasione per ringraziare i giovani ragazzi del Campari Crew che si fanno 100 km per seguire la Sorianese era dai tempi dell’Eccellenza che non accadeva. Ho rivisto al Perugini poi gente che mancava da dieci anni”.
Il presidente Moreno Porta rappresenta il vero deus ex machina di questa società.
“Moreno non è sempre fisicamente ma c’è sempre dietro ad ogni cosa. Lui è il nostro punto di riferimento ed ascolta sempre tutti. Fa lavorare tutti con grande tranquillità lasciando spazio nel proprio ruolo. Insieme a lui Christian, responsabile del settore giovanile ed allenatore dei portieri, sono il cuore di questa società. Poi c’è tutto il direttivo che rappresenta il motore”.
Fra due mesi e mezzo la Sorianese potrebbe festeggiare uno storico ritorno in Eccellenza. Panfili quanto sogna di vivere quel giorno?
“Quando io sono entrato nella società era l’anno del Covid e mi riproposi la promozione in Eccellenza. Magari potessimo festeggiare questo traguardo con la ciliegina sulla torta della Coppa Italia. Il percorso però è ancora lunghissimo, ci aspettano tante partite da giocare con il coltello tra i denti nella speranza di non aver infortuni lunghi come quelli avuti in questo inverno”.