Capitano e trascinatore del S.Marinella. Luigi Trebisondi si confida ai nostri microfoni, fa un bilancio di questa stagione, commenta il campionato che sta per concludersi e parla del suo futuro.
Trebisondi, il voto al sesto posto del S.Marinella.
“Stagione abbastanza positiva. Per me si poteva fare di più ma l’obiettivo della società di fare bene è stato mantenuto a distanza degli ultimi anni dove il S.Marinella aveva sempre lottato per la salvezza. La squadra in estate è stata rivoluzionata ma aveva le qualità per fare bene. Non dimentichiamoci che abbiamo avuto sempre problemi per allenarci, al Fronti non era disponibile l’illuminazione d’inverno. Alla fine è andata abbastanza bene, erano anni che non si faceva un campionato di questo tipo”.
Il bicchiere è mezzo pieno dunque?
“Assolutamente sì, sono arrivati tanti giovani bravi: Gallitano ’99, De Angelis ’99, Cedeno 2000, Cuomo 2002, De Santis ‘99. Mi auguro si inizi un percorso di crescita”.
Belardinelli in attacco è stata forse la maggiore sorpresa.
“Giordano non lo conoscevo, a mio avviso è un giocatore di categoria superiore. E’ bravo tecnicamente, fa salire la squadra, sa fare i gol. Parliamo di un calciatore completo, forse un po’ svogliato ma fa gruppo, è un 1997 ed ha grandi margini di crescita”.
Per Trebisondi l’ennesima stagione di Promozione. Quanto conta l’esperienza a questi livelli?
“Quest’anno è stata una stagione positiva anche per me. L’esperienza conta in tutti gli ambiti sia sportivi che di lavoro. Importante saper leggere in anticipo certe situazioni. Hai commesso errori o visto commetterli da altri, questi entrano poi nel tuo bagaglio personali. Ho ancora voglia di dare il mio contributo sia a livello calcistico che umano”.
Aurelio campione con merito? Quale è la squadra che ti ha sorpreso di più?
“Sicuramente l’Aurelio è stata la squadra che ha meritato di più perché ha avuto la giusta mentalità. Oltre alle due partite contro di noi l’ho vista in altre due occasioni e mi è sembrata sempre una squadra sul pezzo, sapeva quello che voleva e doveva fare. Parlavamo prima di esperienza e lì c’erano giocatori esperti come Leone, Lupo, Fiorini, Sganga, Di Giovanni e tanti altri ancora. Ho visto benissimo Travaglini, ci ha parato rigore all’andata e fatto un paio di grandi parate sullo 0-0 al ritorno. Il portiere bravo ti porta quegli otto-nove punti che in queste categorie fanno la differenza. La sorpresa? L’Asa, una squadra che non si conosceva, l’ho vista organizzata. Poi vado controcorrente e dico il Ronciglione. Giocano bene nonostante siano molto giovani, ho visto un allenatore con delle idee”.
Trebisondi resta a S.Marinella?
“Non lo so. Penso di si. Sto a bene, sto vicino casa e per la mia attività mi fa molto comodo. Ma nella vita mai dire mai”.