Tredici reti fatte e zero subite. Se non volete chiamarla schiacciasassi fate voi ma la Nuova Pescia Romana è la squadra da battere di questo girone A di Seconda Categoria. Tre vittorie su tre ottenute da una rosa, quella allenata da mister Codoni, che sembra assolutamente di un’altra categoria. E’ anche scontato che la Pescia gira intorno a Daniele Federici, giocatore del posto e personaggio simbolo per esperienza, classe e temperamento. Il capitano ha parlato con la nostra redazione di questo nuovo progetto in riva al mare.
Daniele Federici, questa Nuova Pescia Romana può incontrare ostacoli con una rosa del genere in questa stagione?
“Inutile nasconderci, puntiamo a vincere. Il campionato è però iniziato solo da tre giornate. Anche se le prime tre gare sono andate benissimo , la stagione è lunga e la situazione va gestita bene. Ci saranno squalifiche, infortuni, episodi che possono andare per il verso sbagliato. Quindi bisogna stare sempre sul pezzo giornata dopo giornata”.
Come sono riusciti a coinvolgerti in questo nuovo progetto qui a Pescia Romana?
“Lo scorso anno allenavo gli juniores della Pescia Romana e sono andato a dare una mano alla prima squadra ma alcuni ragazzi ci hanno abbandonato e ci siamo trovati male in tutti i campionati. A fine stagione ho detto un po’ la mia alla società, io ho ancora passione ma in questa maniera mi sarebbe passata anche quella. A quel punto abbiamo deciso di coinvolgere mio suocero Alvaro Albanesi nel rinnovamento ogni quattro anni del mandato della società sportiva. Da lì insieme al diesse Amos Marrozzi abbiamo costruito questa squadra con nomi che sono amici prima che compagni di squadra, tanti dei quali li conosco da quando avevo quindici”.
Sabato il big match contro il Tre Croci. Come andrà interpretata questa partita secondo Federici?
“Questa settimana la vivremo come le altre. Siamo consapevoli dei nostri mezzi ma abbiamo rispetto per gli avversari. Sappiamo che tutti daranno il 100 per cento contro di noi ma dovremo entrare in campo con la mentalità giusta come abbiamo fatto finora. In questa maniera credo che saranno gli altri a doversi preoccupare un po’ di più della Nuova Pescia Romana”.
Dai campi di Lega Pro e serie D alla Seconda Categoria. Quanto ti manca quel calcio?
“Sono sincero, il calcio professionistico mi manca poco. Purtroppo i miei problemi alla schiena sono rinomati. Se do retta ai dottori non dovrei giocare nemmeno in Seconda ma in questo tipo di campionati gli allenamenti ed i ritmi di gara mi permettono di giocare col sorriso non andando incontro ad infortuni alla schiena”.
La Viterbese vola anche in Lega Pro. Vuoi esprimere un giudizio sulla tua vecchia società?
“Sono contentissimo per la famiglia Camilli con la quale sono rimasto in buonissimi rapporti. Sono contento anche per la tifoseria, è una piazza che merita. Ci sono riusciti ad occupare certi palcoscenici e sono certo che si toglieranno grandi soddisfazioni con una presidenza così”