L’Orvietana cambia ma non chiama una svolta.
L’esonero di Ciccone e del diggì Arcipreti, all’indomani dell’ingresso in società di un personaggio come Antonio Di Natale, sembrava far presagire una rivoluzione nel sodalizio biancorosso.
Ed invece si ritorna all’antico perché il presidente Biagioli richiama per la quarta volta Silvano Fiorucci.
Autore di due salvezze in serie D tanti anni fa ed una in Eccellenza (oltre ad aver guidato la squadra anche tre stagioni fa) per qualcuno quella di Fiorucci potrebbe sembrare l'ennesima minestra riscaldata. Questo però non va contro l’esperienza di un allenatore che avrà senza dubbio il suo bel da fare per rimettere apposto una barca che in questi primi tre mesi di serie D sta prendendo rotte diverse mese dopo mese.
Manca probabilmente quella progettualità (già numerosi movimenti di mercato a stagione in corso) che Totò Di Natale dovrà creare nel più breve tempo possibile anche se il nome di Silvano Fiorucci assomiglia più ad un traghettamento nel tentativo di strappare una salvezza all’ultimo tuffo per poi resettare tutto quanto da giugno prossimo.
Sangiovannese e Grosseto sono già due test che potranno indirizzare la stagio dell’USO. (fonte: OrvietoSport.it)