"Spero che l'amico Cosimo Sibilia, presidente della lega nazionale dilettanti, dopo il decreto di Conte di ieri e le dichiarazioni del ministro Spadafora, prenda atto della situazione e dichiari al piu' presto che questa stagione per noi e' finita. ieri c'e' stato il 'de profundis' della serie D 2019-20". A lanciare il grido di dolore del calcio dilettantistico e' Pierluigi Betturri, presidente del Trastevere, che dopo il prolungamento della quarantena al 3 maggio è del parere che per il campionato nazionale dilettanti sia stata scritta la parola fine.
Il numero uno del club rionale è intervenuto così ai microfoni dell’Ansa: "E’ inutile alimentare false speranze e illusioni – dice Betturri - si e' stabilito che non ci si può allenare fino al 4 maggio e che poi, come ha precisato il ministro Spadafora, si potrà tornare a farlo solo nel pieno rispetto delle misure sanitarie determinate dalle autorità scientifiche. Ha ragione, ma questo per i club di quarta serie significa l'impossibilità di continuare questa stagione. Basti pensare che in serie D, in occasione delle partite, l'obbligo della presenza del medico sociale c'è solo per la squadra che gioca in casa, quella che e' in trasferta non ce l'ha. Noi ne abbiano uno fisso, che segue i nostri calciatori, solo da due anni. chi potra' mai trovare e anche pagare, parlo di noi dilettanti, i tre dottori che servirebbero con gli allenamenti fatti a gruppi? Impossibile, come sarebbe impossibile sanificare tutto, visti anche i costi. e poi chi ha impianti adeguati, con più campi? In certi casi in D e nelle categorie inferiori ci sono più squadre che si
allenano in una stessa struttura, con questa situazione come si può andare avanti. Per questo penso che si debba dare l'annuncio, al piu' presto, che la stagione e' finita, anche se cio' creera' qualche disappunto. pensiamo gia' alla prossima, e a quando si potra' riprendere in condizioni di normalita'".
Ma che diranno squadre come Turris e Palermo che si sentivano gia' quasi promosse? "in realta' il loro margine non era cosi' ampio - risponde il presidente del Trastevere - e comunque il rischio di ricorsi nei dilettanti e' come abbaiare alla luna. Per il nostro settore bisogna fare come hanno fatto basket, volley e rugby: annullare la stagione, tanto non si puo' continuare".
E per i rimborsi spese dei giocatori come ci si deve regolare? "Noi abbiamo gia' l'accordo con la squadra - risponde -: li pagheremo al 50% per marzo e aprile, poi si vedra'. se a giugno non si riprende, quelli che rimanevano verranno cancellati".
Ma davvero, come dice il presidente Sibilia, nella lega dilettanti in estate, per la crisi post-pandemia, potrebbero sparire tremila club? "la sua e' una previsione ottimistica - risponde Betturri -: per me ne scompariranno molti di piu', specie se davvero, come ho sentito, ristoranti, bar e alberghi, settori che mantengono anche parte del nostro calcio, potranno ricominciare a lavorare solo da settembre. Vedrete che cambiera' anche il format dei campionati - conclude il presidente del Trastevere - e ci saranno meno squadre anche in serie c. a me piace l'idea di una terza serie a girone unico con 20-22 squadre professionistiche, e una c/2, o D di eccellenza, di team dilettanti e a due gironi. spero vada a finire cosi', altrimenti e' un suicidio". (ansa).